Il torresotto di Piella compie 800 anni
Nel 1218, esattamente 800 anni fa, per la prima volta veniva documentato il serraglio di Porta Govese, conosciuto oggi come torresotto di porta Piella o, per l’appunto, di porta Govese, uno dei quattro torresotti ancora esistenti a Bologna, residua parte dei 18 (16 serragli e 2 posterle) che nel Duecento caratterizzavano la seconda cerchia di mura di Bologna, detta del Mille.
Il torresotto di porta Piella ebbe nel corso dei secoli diversi nomi. Molto comune e di facile origine il nome “torresotto del Mercato”, o “Tursott dl’ Mrcà” in quanto si affacciava sulla piazza (o campo) del Mercato (l’attuale Piazzola), dove fin dal XIII secolo si svolgeva il mercato del bestiame (delle bestie grosse) ed eseguivano le sentenze capitali.
Il nome “Govese”, o “Govesa”, è di origine incerta. I più sostengano derivi dall’antichissimo toponimo Arcoveggio, località a nord del torresotto, verso la quale la strada dirigeva, e questo da Arcum Veclum, un ponte (arcum), forse sul corso antico del torrente Savena.
Il nome “Piella” viene invece dal cognome del proprietario, Paolo Piella, che a partire dal 1693 ne fu il proprietario.
Nel fianco del torresotto, sotto il portico, si conserva una Madonna con Santi di Francesco Brizio, del XVII secolo. Da vedere, la finestrella di via Piella, che all’altezza tra i civici 16 e 18 si affaccia sul canale di Reno, offrendo uno scorcio “veneziano” di Bologna.