Santo Stefano tra le querce
La Basilica di Santo Stefano che spunta da un bosco di querce può anche non piacere, ma è un momento da ricordare, molto più legato alla storia di Bologna di quello che si può credere.
Chissà se la scelta delle querce, da parte dell’architetto Mario Cucinella, sia stata frutto del caso, o se questo sapeva che in piazza santo Stefano, contrariamente a quello che succedeva nei sagrati e nelle piazze di tutta Italia nel Medioevo, non stava un olmo, ma proprio una quercia, la quercia dei Beccadelli.
Piazza Santo Stefano un tempo si chiamava Trebbo dei Beccadelli (potentissima e ricca famiglia bolognese), e aveva nel mezzo una grandissima quercia, contornata da alberi e da sedili, sotto la quale si radunavano di giorno e di notte i bolognesi per discutere di politica e della vita cittadina.
Esiliati i Beccadelli (poi in Sicilia, principi Beccadelli di Bologna), la quercia e il bosco vennero abbattuti il 15 aprile 1335. Così, dopo quasi 800 anni, le querce son tornate.