La torre del rivoluzionario Toschi
Molti continuano a chiamarla torre dei Passipoveri (così afferma anche la targa affissa dal Comune su Casa Caccianemici di via de’ Toschi), ma sembra proprio che i più antichi proprietari, e probabilmente coloro che la eressero, siano stati i Toschi. Documenti del ‘200 ne assegnano la proprietà a Giuseppe Toschi, padre di Viviano, senza dubbio i Toschi più famosi. Di chiara origine toscana, Giuseppe (o Useppo) Toschi resterà nella storia come l’autore del primo “golpe” di Bologna. Rappresentante delle potente categoria dei Cambiatori e della Compagnia d’armi dei Toschi, guidò la rivolta del Popolo contro la Repubblica aristocratica, assaltando il palazzo del Pretore e dando alle fiamme i registri dei banditi e gli statuti. Era il 1228, e grazie al Toschi, da quella data, gli aristocratici piano piano passarono il potere ai mercanti e alle Compagnie d’arti popolari.
Il figlio Viviano, contemporaneo di Accursio, fu un celebre giurista. La torre passò poi di mano più volte, dai Passipoveri ai Caccianemici, dai Locatelli ai Turrini, dai Boschi ai Policardi.
La torre, nella foto inquadrata dall’alto (dal basso si vede a malapena), è in piazza Minghetti 3 e misura 26 metri.